Partendo dall’interno del paese e continando a salire sui monti verso la zona delle “Pratarelle”, su un piccolo altopiano con vista spettacolare verso le catene montuose del Lazio e dell’Abruzzo, da maggio alla fine di luglio si possono ammirare diverse specie di orchidee spontanee con la più alta concentrazione del Parco dei Monti Lucretili.
Accessibiltà: dalla strada che da Orvinio porta verso Scandriglia.
Periodo: da Aprile fino a Luglio , secondo le variabili di piovosità.
Il territorio di orvinio è immerso nel Parco Regionale dei Monti Lucretili, paesaggio incontaminato di rara bellezza dove è facile perdere lo sguardo tra i rovi di rosa canina e i cespugli di ginepro sabino, mentre da lontano si sente il tintinnio delle campanelle delle mucche al pascolo e nell’aria si sprigiona il profumo di mentuccia selvatica e dei fiori di sambuco. Non è insolito vedere in cielo coppie di poiane volteggiare alte e incontrare famigliole di cavalli con i loro piccoli che concedono un breve sguardo di saluto, prima di allontanarsi con il loro passo fiero ed elegante. D’inverno i lupi ululano dalla cima del Monte Coppi, mentre d’estate sono gli usignoli a far echeggiare il loro canto tra i boschi. Le lucciole, particolarmente numerose, fanno risplendere le notti estive d’incanto, sotto un tetto di stelle tanto nitide che sembra di poterle toccare. La Natura intorno a Orvinio è così incontaminata da far riemergere nel visitatore di città delle memorie sopite di un tempo lontano, quando l’uomo viveva in completa armonia con l’ambiente naturale, al punto da sentirsi un tutt’uno con esso. E’ una magia difficile da raccontare, ma è facile da vivere sul posto, con i propri sensi.
L’Aquila Reale è spesso visibile in caccia o sui vari posatoi utilizzati, nel periodo della cova si può ammirare con il “pullus” al nido a distanza di sicurezza, utilizzando binocoli e cannocchiali da birdwatching. Oltre la regina dei cieli è possibile ammirare molti altri rapaci nidificati quali Falco Pellegrino, Poiane, Gheppi, Falchi Pecchiaioli, Sparvieri, Astori, il raro Biancone e nella notte si riconoscono i versi dei rapaci notturni quali Gufi, Civette, Allocchi, Barbagianni, Assioli.
Con una serie di foto trappole vengono monitorati con immagini video lupi e altri animali presenti comprese le varie specie di Picchi.
Oltre la presenza di varie specie di rettili terrestri, la qualità incontaminata della acque rende possibile osservare rare specie di anfibi quali Tritoni Crestati, T. Punteggiato, Ululone Appenninico e Salamandrine.
Oltre la rete di sentieri del Parco Regionale dei Monti Lucretili, si incrociano l’antico Tratturo di Transumanza che da Scandriglia transitava le greggi verso l’Abruzzo, attraversando l’Abbazia di S. Salvatore Minore (secolo XI) passando poi per l’antico abitato di Vallebona (secolo XII) proseguendo poi per Orvinio (secolo XVI) l’Abbazia di Santa Maria del Piano, (secolo X) fino all’antica Mola della Refota.
Dalle Pratarelle si incrocia la tappa da Orvinio a Mandela del Cammino di San Benedetto ed il sentiero E1 che da Capo Nord in Norveglia attraversa l’Italia fino a Capo Passero in Sicilia. Patono una serie di sentieri escursionistici ben segnalati dall’Ente Parco, con una serie di difficoltà che vanno dal T.Turistico facile all’E. Escursionistico per esperti.
Dalla quota di partenza C.A. SLM si può arrivare alla quota MAX di 1370 SLM del Monte Pellecchia.